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Categoria: News
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Per i nostri lettori il 29 aprile siamo andati a cena in un ristorante dal nome assai strano: “Ristorante il mistero del porto vecchio” che si trova a Coniolo, ultimo paese confinante con la grande città del Monferrato che spesso si fregia del titolo di sua capitale: Casale Monferrato.

Proprio lungo la strada panoramica che attraversa il paese al bivio che porta alla frazione di Coniolo ed al porto vecchio sorge un bar con bocciofila che costituisce un tutt’uno anche nella gestione con il Ristorante. Il titolare del ristorante da circa sei anni è Maurizio Tessarolo che è anche il cuoco, con lui Rodolfo che oltre a servire in sala con Sara, è anche il pasticcere.
La caratteristica del locale è che qui si possono apprezzare piatti che esulano dalla diffusa cucina Monferrina, basta leggersi il menù per capire che la fantasia culinaria di Maurizio ha confini ampi in grado di proporre ricette classiche come gnocchi al Castelmagno o i Tortelli di ricotta e spinaci sino ad una più sofisticata ricetta di - Faraona alla cacciatora bianca su lattuga brasata e salsa al vino rosso-. Ma prima di addentrarci nella descrizione della cena segnaliamo che per i clienti sono disponibili tre tipologie di menù: il menù turistico a 23 €, il menù degustazione a 28 ed il menù
a la carte. Bevande sempre a parte. Per gli amanti del nettare di Bacco è disponibile una ricca
carta dei vini con etichette prodotte nelle diverse regioni italiane. Da parte nostra, in vista di un menù ricco di sughi e di sapori intensi, ci siamo orientati su un Cabernet Sauvignon del 2009 prodotta a San Giovanni al Natisone di 12,5 gradi altrettanto “potente” ed in grado di reggere la forza dei sapori che ci apprestavano ad apprezzare. E adesso tutti in tavola. Per antipasto abbiamo evitato i salumi, per assaggiare un classico: il Carpaccio di Fassone con rucola e grana, e due ricette più ricercate e meno diffuse, almeno dalle nostre parti: Tomino allo speck su pomodoro al Timo e miele seguito da un Rustico di pasta sfoglia al Taleggio con insalata di asparagi e uova di quaglia. Tutto veramente ottimo. Gli amanti del formaggio non si lascino sfuggire il Tomino allo speck. Il formaggio viene scaldato per ammorbidirne la consistenza esaltando il sapore, poi inserito fra una fetta di pomodoro e una fetta di speck appena abbrustolite il tutto bagnato da una aromatica salsina al miele, buono anche il rustico di pasta sfoglia al Taleggio o meglio dire Taleggio in pasta sfoglia. Sui primi, già citati, anch’essi buoni, sia nel gusto e ben presentati non ci soffermiamo, per dar meglio l’idea riportiamo invece la fotografia dei Tagliolini al prosciutto crudo e
porri. Fra i diversi secondi disponibili ci siamo orientati sulla già citata Faraona: tre bei pezzi carnosi accompagnati da una salsina bianca invitante e “ingustosita”, con panna (ci pare) ed un sughetto a base di vino altrettanto piacevole che ben legava il tutto. Infine abbiamo chiuso con i dolci del Rodolfo, una mousse di cioccolato e meringhe, ma riteniamo molto migliore (ma è una questione di gusti), il tortino di Krumiri con mousse di zabaione al torroncino per l’occasione accompagnati da un bicchierino di Passito di Pantelleria. Ci siamo fermati qui, e ci siamo sentiti soddisfatti tutti e tre, anche Lorenzo, di 12 anni, implacabile voce della verità che ancora non conosce l’arte della finzione, soprattutto a tavola. Totale 80 €. Il servizio della simpatica signorina Sara è stato preciso e non ha offerto il fianco a lamentele di sorta; il locale, ordinato, accogliente, raccolto, (40-50 coperti al massimo) con ampia esposizione di vini e piacevole musica di sottofondo. Possibile anche cenare in veranda o balcone con vista sulla pianura vercellese. A proposto pare che il nome “Ristorante il  mistero del porto vecchio” derivi da fatto che in passato due viandanti abbiano chiesto proprio  qui, informazioni sull’ubicazione del porto vecchio sul Po. Ricevuta l’informazione gli stranieri si sono  recati alla meta indicata senza però riuscire a trovare il porto. Indicazione sbagliata?, errore  dei viandanti? porto inesistente? Mah, resta un mistero… appunto. Comunque a Coniolo, come in  tanti altri comuni sul Po il porto c’era! Ristorante il mistero del porto vecchio a Coniolo (AL) via  Fratelli Bandiera 11 - telefono 0142-408150 Da sinistra Maurizio, Sara e Rodolfo.

Fonte: Gabianoedintorni.net