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Storia

Antico possesso dei Vescovi di Asti, passò poi ai Marchesi del Monferrato che nel XIV secolo lo diedero in feudo agli Scarampi di Villanova, i quali lo mantennero anche sotto i Gonzaga, quando divennero signori del Monferrato, e sotto i Savoia. Il castello di Camino, del secolo XI, è stato ampliato nel XIV. Gravemente danneggiato dai francesi nel 1631, fu restaurato alla fine del Settecento. A Brusaschetto e Castel San Pietro ci sono i ruderi di antichi castelli. A Rocca delle Donne convento delle Benedettine (secolo XII) abbandonato nel XV secolo. A Piazzano c’è la casa di Giovanni Battista Curione Boetti (1743 - 1791), missionario in Oriente, avventuriero e fondatore di una nuova religione. Fu soprannominato profeta mansur e, con i suoi seguaci, organizzò in uno stato teocratico i territori dell’Armenia, del Kurdistan, delle Georgia e delle Circasia, fu sconfitto dalla zarina Caterina.


Arte

Castello di Camino.
Risalente al secolo XI, ampliato nel XIV subì poi vari restauri tra il ‘700 e l’800. Situato suo uno sperone della riva destra del Po si compone di un corpo principale quadrangolare merlato e decorato con eleganti bifore e cornicioni dentellati in cotto. Vi è poi la maestosa torre di avvistamento caratterizzata dalle false finestre e dalla cella loggiata. Nell’Ottocento il castello subì gli influssi del gusto medioevalizzante del tempo, tuttavia conserva ancora molte parti originali tra cui il cortile di impianto quattrocentesco e la cappella tardo gotica. Gli interni sono ben conservati e hanno arredi e decori di gusto neogotico. La splendida galleria delle loggia settecentesca contiene una buona quadreria con alcuni ritratti della famiglia Scarampi opera di Pier Francesco Guala. Nella cappella è custodito un prezioso trittico del ‘500. Particolare il monumento funebre al marchese Scarampo Scarampi. Ancora abitato, è usato per convegni e cerimonie. È possibile la visita guidata al castello e allo splendido parco (che fa parte del Parco del Po). Per prenotazioni e informazioni: Soc. Il Castello s.a.s di B.L. Zandonini, tel. 02 48841703.

Parrocchiale di San Lorenzo. L’edificio (disegnato forse dal Magnocavalli) è stato costruito tra la fine del 1600 ed il 1789 su un preesistente edificio del 1500. Questo spiega l’eterogeneità della facciata con un corpo centrale dal fastigio curvilineo tardo barocco e corpi laterali di costruzione posteriore. Addossata alla chiesa la cappella gentilizia degli Scarampi. Quadro raffigurante il Santo patrono di scuola Moncalvesca, “Martirio di San Lorenzo” opera del 1932 di Pier Luigi Morgari. Degno di nota è pure l’organo Mentasti del 1866.

Chiesa di San Gottardo. Fraz. Castel  San Pietro. Edificio di epoca romana (secolo XII) dalla semplice pianta quadrangolare conclusa dall’abside e tetto a capanna. La facciata ed il piccolo campanile sono decorati con archetti pensili. All’interno pregevoli affreschi con scene della vita del Santo datati 1478.


Monastero di Rocca delle Donne.
Fraz. Rocca delle Donne. Situato in posizione dominante sulla valle del Po l’edificio è configurato come una ampia casa fortezza con un cortile interno parte porticato, Edificato intorno al XIV secolo come convento femminile venne chiuso nel 1492 da Papa Borgia. L’intera struttura ha subito vari rifacimenti fino al nostro secolo che l’hanno trasformata in casa di abitazione. Le stanze prospicienti alla valle conservano ancora gli antichi soffitti dai costoloni lignei e decorazioni murarie contemporanee all’edificazione.


Comune.
È visibile, con prenotazione telefonica, l’esposizione delle opere donate dal pittore Enrico Colombotto Rosso (abitante a Camino in via Serra) alla Comunità per il costituendo Museo.

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