Paese del Monferrato Casalese situato a 410 metri di altezza sul livello del mare, in provincia di Alessandria, si sviluppa su di una superficie di 1450 ettari ed ha una popolazione di circa 720 abitanti. L’ abitato si estende su di uno dei più elevati gruppi collinari del basso Monferrato. Rappresenta lo spartiacque tra la valle della Stura ed alcuni affluenti del torrente Versa. La parte antica dell’ abitato è arroccata attorno al grandioso castello, ora dei Feltrinelli. Sito Ufficiale

Storia

Tra il crollo dell'Impero Romano e gli inizi del Medioevo probabilmente sono da collocare il popolamento stabile di questa fascia di colline comprese fra i torrenti Stura e Versa, ossia fra Asti e Casale-Chivasso. Nel secolo XII° numerose località monferrine, fra le quali Villadeati e la vicina Durbecco, erano sotto la giurisdizione dei vescovi di Vercelli. Nel 1299 la chiesa dell'attuale frazione Zanco, dedicata a San Giorgio, era anch'essa elencata (con quella di "Villa") nelle dipendenze della diocesi vercellese (e soltanto nel 1584 sarà elevata a dignità di parrocchia). Le altre parrocchie erano Lussello e Cardona. Nel secolo XV° Villadeati ebbe uno statuto sulla falsariga di altri dell'epoca in quest'area del marchesato monferrino. Sappiamo per certo che Villadeati (Villadeatorum, e prima anche Corte de Scataldeis) con il nome "Villa di Diati" compare in un elenco di 180 località del Marchesato del Monferrato (datato 1571). Non sappiamo quale fosse l' estensione territoriale a quell' epoca, ma il documento, relativo a quel censimento riferisce che aveva 1250 'bocche' (abitanti) e occupava il 22° posto in quell'elenco. Era dunque un centro importante. Ricevette un duro colpo fra il 1629-1630, durante la seconda guerra di successione del Monferrato, con la distruzione del castello. Tra fine Settecento e inizio Ottocento, sulle rovine di quel fortilizio, venne edificata una grandiosa villa - belvedere di ispirazione juvarriana.
Nell'Ottocento troviamo dinuovo Villadeati fra i comuni importanti del Monferrato, nel Regno di Sardegna e poi d'Italia. Nel 1861 contava 2.491 abitanti, era capoluogo di mandamento, sede di giudicatura-ptetura, stazione dei Carabinieri ed era carcere mandamentale. Poteva mobilitare due compagnie della Guardia Nazionale con 262 militi, c'era l'agenzia delle imposte, l' ufficio postale,l'ufficio del registro e del bollo, il medico ed il farmacista. Non solo, ma dal 1861 diventò sede di collegio elettorale fra i 13 della provincia di Alessandria. Fino al 1919 avrà quindi un "suo" deputato - (complessivamente 3) il colonnello. Francesco Monti originario di Cunico, il medico Giuseppe Martinetti di Coniolo, il marchese Luigi Borsarelli di Rifreddo e di Montiglio. Nel 1901 il comune di Villadeati - con una superficie di kmq. 17,25 raggiunse il massimo della sua popolazione : 2929 abitanti ed era un attivo centro rurale di buona notorietà. Cinquant'anni dopo, al pari di quasi tutti i centri abitati di quest'area collinare fra le province di Asti e di Alessandria (Astigiano e Monferrato Casalese) sarà condizionato dalle sorti dell 'agricoltura, qui strutturata nella piccola proprietà contadina. Le inevitabili conseguenze sono state un rapido spopolamento e un declino forse irreversibile.

 

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